Santa Maria di Settefonti

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Toponimo

Settefonti

Ecclesia S. Marie de Septefonti

STORIA E DESCRIZIONE

I resti della chiesa di S. Maria di Settefonti si trovano in collina a nord-est di Mercatale; come corsi d’acqua troviamo nelle vicinanze il torrente Quaderna, in passato detto Quaterna dal toponimo etrusco Claterna.

Nel medioevo era una parrocchia sottoposta alla pieve di Pastino e apparteneva alla curia di Settefonti.

Era una chiesa romanica costruita con mattoni manubriati di età romana e blocchi di selenite; aveva un campanile e un ingresso semplice. La guerra ha lasciato un segno pesante: la chiesa è stata bombardata; restano però notevoli ruderi dell’edificio, in particolare la facciata e il campanile per intero.

Oggi, andando a visitare i resti della chiesa, si nota un alto e spesso muro che circondava tutto il poggio su cui l’edificio è stato costruito. Gli studiosi si chiedono se sul poggio di Settefonti ci sia stato anche un castello; le fonti ricordano nel 1051 il castrum Septemfunti e gli scrittori bolognesi cinquecenteschi dicono che “se ne vedevano i resti ed era sopra un monte e la chiesa di Santa Maria di Settefonti era sopra lo stesso monte, il castello era molto forte, aveva una sola porta d’accesso ed era cinto da grosse mura”.

Non molto lontano c’era anche un monastero, che non è durato molto ed è stato abbandonato dopo poco perché l’avevano costruito sui calanchi; sui calanchi oggi si vede un pilastrino.

BIBLIOGRAFIA

  Ozzano dell’Emilia. Territorio e beni culturali, Ozzano dell’Emilia 1985, pp. 196-199, scheda n. 106

– Serafino Calindri, Dizionario geografico…. della Italia, Bologna, 1781-1785, vol. V, pp. 133-158, s.v. Stiphonte

– Ignazio Danti, Bononiesis Ditio, 1578-80; Vaticano, Galleria delle Carte Geografiche (Roma)